La mostra L’occhio, l’orecchio e il cuore rappresenta una voluta incursione sul terreno del contemporaneo attuale, del dibattito sulla presenza e sul ruolo dell’arte nel contesto della cultura globale nel rapporto con lo specifico artistico più vicino alla sensibilità delle giovani generazioni di tutto il mondo: la musica. Un’incursione intenzionalmente attenta ad una particolare esperienza del panorama dell’arte contemporanea italiana, la cui provocazione ha già destato l’interesse dell’ultima biennale di Venezia. Promuovere l’arte italiana in questo momento assume un forte significato simbolico in quanto, unitamente all’affermazione di un Italian Style in Europa e nel mondo, proprio l’arte italiana contemporanea, uscita da diffuse imitazioni delle esperienze straniere, si è caratterizzata per una rinnovata originalità.
Gli artisti che partecipano a questa mostra, attraverso il recupero della pittura come tecnica e della figurazione come stile, propongono un linguaggio che rappresenta l’acquisizione di un progetto comune, vissuto come sentimento e appartenenza ad un modo di sentire proprio della loro generazione. Una generazione cresciuta tra gli anni Novanta e il Duemila.
Il tema della musica è quello prescelto. La musica che permea il vissuto di ogni esperienza vitale e comunicativa: il linguaggio televisivo, quello pubblicitario e cinematografico e quello che investe diffusamente l’intimità delle relazioni umane. Lucca, luogo scelto per questa mostra, si identifica come città di musica, città che ha dato i natali a importanti musicisti italiani – Catalani, Boccherini, Puccini- e che oggi ospita significativi eventi di musica tra i quali ilSummer Festival, sul cui palco sono passate vere e proprie icone della storia della musica: Bob Dylan, Neal Young, Elton John, David Bowie, Eagles, Peter Gabriel, Keith Jarret, Joe Cocker e tanti altri .