Mostre a Palazzo

Homo Viator di Angelo Roberto Fiori

Presentazione dell' Homo Viator
Data notizia: 
Sabato, 9 Dicembre, 2000

Dal 9-12-2000 al 5-01-2001

martedì e sabato, 9.30 - 12.30 / 15.30 - 19.30
domenica e lunedì, 15.30 - 19.30

Catalogo d’una personale del pittore garfagnino tenutasi a Lucca, Palazzo Ducale, nell’estate 2000 e curata da Ernesto Borelli, il quale – assieme ad amministratori, critici e scrittori d’arte (Paloscia, Gierut, C.Alessandrini, V. Maschietto, A, Tagliasacchi – analizza l’estrema intensità delle innumerevoli figure espresse dall’artista con bravura e sentimento. Catalogo Maschietto & Musolino.

Luigi De Servi "Ritratto d'artista"

Titolo dell'opera Ritratto d'artista
Data notizia: 
Domenica, 25 Marzo, 2001

Luigi De Servi riassume numerosi dei tratti tipici del carattere lucchese. Spirito vivo e attivo, collezionista ed esteta, emigrante che ha fatto della sua curiosità di antiquario e della sua arte strumenti per conoscere il mondo: da Lucca a Buenos Aires, da Parigi a Londra, a Genova per tornare infine a Lucca.

Figlio d’arte, Luigi De Servi fu pittore emblematico dell’epoca del salotto e della committenza borghese, dei cicli di famiglia e del ritratto di illustri, passando dai toni classicisti degli esordi, a quelli romantici prima, e veristi poi della maturità.

Questa mostra nasce da un minuzioso lavoro di ricerca e di schedatura delle opere. Luigi De Servi 1863-1945. Ritratto d’Artista è stata un’occasione culturale per scoprire l’artista nella sua multiforme e instancabile attività. L’accurata analisi scientifica delle opere e dei documenti ha il merito di restituire la complessità di una produzione sterminata e di consentire allo studioso, quanto all’appassionato di conoscere un pittore profondamente calato nelle problematiche artistiche, sociali ed economiche di uno spaccato significativo della società e delle sue trasformazioni tra Ottocento e Novecento

" Per vaghezza et utilità"

Lociandina intitolata "...Per vaghezza et utilità..."
Data notizia: 
Venerdì, 21 Dicembre, 2001

E’ affascinante conoscere e scoprire l’antico cuore verde di Lucca. Il lavoro di ricerca nell’Archivio di Stato ha permesso la ricostruzione storica e documentata del tessuto urbano della Lucca settecentesca: una città ricca di aree verdi, giardini e orti. La mostra, curata dall’architetto Velia Bartoli, è un evento importante per la riscoperta nella storia di un lega fra la struttura urbana, l’equilibrio interno, la stretta relazione tra il giardino e la casa. La mostra si pone all’interno di una serie di manifestazioni che hanno caratterizzato l’attività della Provincia, coinvolgendo vari settori dell’Amministrazione, in un programma globale di valorizzazione del centro storico cittadino.

Lucca è diventata incontrastata protagonista, argomento di dibattiti, tema di convegni e seminari, volti alla rivalutazione, al recupero dell’identità, della storia ma soprattutto finalizzati a costruire le fondamenta future che diano alla città le giuste chiavi di lettura per soddisfare le esigenze dei cittadini e del turista, attraverso uno sviluppo controllato e nella convinzione che i fenomeni globalizzanti si concretizzino in attività, in iniziative reali e visibili, fortemente ancorate alle radici storiche di ogni centro abitato del nostro territorio.

L'officina del poeta

locandina intitolata l'officina del poeta
Data notizia: 
Sabato, 1 Gennaio, 2000

L’officina di un poeta, unitamente al Convegno Giovanni Pascoli: dalla scuola al pubblico, e alla mostra Un poeta laureato e un poeta bibliotecario: Giovanni Pascoli e Gabriele Brigantini, rappresenta la parte conclusiva delle manifestazioni dedicate, all’interno del progetto provinciale Memoria del’900, al fecondo rapporto tra Giovanni Pascoli e la lucchesia.

Le mostre Giovanni Pascoli e la Val di Serchio a Barga, Castelnuovo Garfagnana e a Castelvecchio Pascoli hanno illustrato il rapporto tra il Poeta e la Garfagnana attraverso i quadri di pittori direttamente o indirettamente ispirati dal paesaggio e dalla sensibilità pascoliana, attraverso l’intreccio tra i riferimenti poetici all’immigrazione e i documenti esposti del Fondo Cresci, recentemente acquisito dalla Provincia.

Questa mostra intende addentrarsi nel laboratorio poetico del Pascoli, esplorandone la fase creativa: il progressivo travaglio della composizione.

Compaiono per la prima volta in una mostra numerosi esemplari dell’officina pascoliana provenienti dalla casa del Poeta, a Castelvecchio, dove oggi sono custoditi.

In quattordici bacheche sono esposti ai visitatori i materiali autografi, prose e versi italiani e latini composti in varie stagioni di vita che costituiscono un patrimonio noto solo a una stretta cerchia di studiosi ma prezioso per chiunque intenda accostarsi al miracolo creativo che ha prodotto i capolavori ai quali è debitrice la cultura poetica del Novecento.